Santo Palato, cena beata
Ha aperto a due passi da Piazza Re di Roma- zona con grande potenzialità scarsamente valorizzata- la trattoria Santo Palato, dalle capaci mani di Sarah Cicolini (prima Sbanco). Ci ho messo un po’ a prenotare perché era sempre pieno ma questo a Roma non significa molto, visto che appena apre un nuovo locale per settimane viene preso d’assalto come se non ci fosse alternativa. L’esperienza da Santo Palato è stata innanzitutto biografica e amarcord: aprire un menù con piatti della tradizione romana quella vera, anche troppo verace per alcuni, è abbastanza insolito. Il cuore, la lingua, la coda sono effettivamente cibi che regnavano sulla tavola dei miei nonni, mentre ormai il piatto più tradizionale che si può trovare in giro è il carciofo alla Giudia fuori stagione. Per cui, un primo plauso lo dedico al recupero intelligente di una tradizione culinaria importante anche se peculiare. La cena inizia con un piccolo benvenuto: un quadratino di pizza&mortazza (per dirlo alla romana) e un bicchiere da osteria con vino bianco e gazzosa (deliziosi entrambi). La carbonara e la cacio e pepe sono da trattoria, sia nella quantità (finalmente riesco a mangiare più di 60 gr di pasta!) che nella sostanza. Non c’è traccia di quel modernismo che destruttura i piatti o li rielabora facendo rivoltare nella tomba la Sora Lella, è tutto come deve essere e anche più buono.
Il servizio è giovane e disponibile, la location è bellissima: si sente aria di casa, di quei pranzi della domenica degli anni ’80, nel ristorante di quartiere, con i tavoli comodi e i soffitti alti, con l’insegna luminosa rassicurante. Ai muri ci sono delle stampe di ispirazione futurista con il nome del locale, realizzati da un giovane grafico abruzzese della Cultivar Agency e Press Studio. La creatività, ormai fondamentale nella ristorazione, è molto contemporanea e non stona ma anzi, sposa con gusto estetico lo stile complessivo. Basta luci industrial, basta divanetti recuperati, basta arredi shabby/boho chic!
Regalatevi una cena in questo posto che ridà a Roma la sua cucina, lontano dai circuiti turistici.
Piazza Tarquinia, 4/A/B
Tel. 06 7720 7354