
5 mostre di moda in Italia da non perdere nel 2023
Marc Jacobs dichiarò: “I vestiti non significano nulla, finché qualcuno non inizia a viverci dentro”, per suggellare l’indissolubile legame tra il tessuto e la vita, che passa attraverso le menti geniali dei grandi couturier (e attraverso le mani delle loro sartorie).
Impossibile capire la società senza capire cosa succede nella moda, anticipatrice e lettrice impietosa e arguta dei cambiamenti culturali e politici, locomotiva del treno su cui viaggiano i diritti civili, ariete che ha sempre fatto breccia nelle dinamiche dell’establishment.
Il 2023 ci riserva grandissime mostre dedicate al fashion world, alla fotografia, alla storia del costume.
MR. & MRS. CLARK – Milano, fino al 10 aprile
Non rimandate la visita: alla Fondazione Sozzani in Corso Como a Milano c’è Mr. & Mrs. Clark. Il Museo del Tessuto di Prato, in collaborazione con la Fondazione Sozzani e l’Archivio Massimo Cantini Parrini, dedica la prima mostra finora mai realizzata in Italia al designer di abiti Ossie Clark e alla sua compagna di vita e di atelier Celia Birtwell, due assoluti protagonisti della scena londinese e della cultura pop degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Protagonisti sono le geometrie stilizzate, i bouquet floreali e le fantasie d’ispirazione artistica che hanno definito l’immaginario cromatico e le texture di Ossie Clark, principe della Swinging London. Flower Power? Yes, please.

CHRONORAMA- Venezia, fino al 7 gennaio 2024
60 anni di storia della società, dei costumi, della libertà, dei cambiamenti epocali in mostra a Palazzo Grassi. Percorrendo il secolo dagli anni Dieci fino agli albori degli anni Ottanta, questa selezione presenta le opere di oltre centocinquanta artisti internazionali come Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller, André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton. “CHRONORAMA. Tesori fotografici del 20° secolo” è la prima mondiale dedicata ai capolavori fotografici recentemente acquisiti dalla Pinault Collection e provenienti dagli archivi di Condé Nast.
Speculare a questa mostra, il progetto “Chronorama redux”, propone uno sguardo contemporaneo sulle opere di “CHRONORAMA” attraverso i lavori di quattro artisti: Tarrah Krajnak, Eric N. Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivakov. Il tutto grazie al supporto di Saint Laurent.
GUY BOURDIN: STORYTELLER- Milano, fino al 31 agosto 2023
Presentate negli spazi di Armani/Silos, cento fotografie -selezionate da Giorgio Armani insieme a The Guy Bourdin Estat-e ci raccontano questo originalissimo fotografo. Notato da Vogue Paris, Guy Bourdin inizia a collaborare con la testata e a produrre servizi fotografici, ma anche campagne pubblicitarie, che si contraddistinguono per l’incredibile libertà creativa. La sua ferma volontà è di mettere in primo piano la creazione dell’immagine a scapito del prodotto, lo rende uno dei fotografi più ‘cinematografici’ della storia. Hopper, Hitchcock sono i suoi riferimenti, così come i colori saturi, fluo, glossy sono la sua firma.
MODA E PUBBLICITÀ IN ITALIA 1850/1950 – Treviso, fino al 30 aprile 2023
Questa mostra ha già avuto un successo strepitoso alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma). La stessa esposizione, ora, viene riproposta al Museo Collezione Salce. Discendente di una agiata famiglia di commercianti di tessuti, Nando Salce non ebbe mai bisogno di lavorare e dedicò tutta la sua vita al collezionismo di varie categorie, la passione più importante però fu sicuramente quella per le affiches, i manifesti pubblicitari. La collezione nacque nel dicembre 1895, con l’acquisto di “contrabbando” dall’attacchino comunale, al prezzo di una lira, del manifesto della Società Anonima Incandescenza a Gas brevetto Auer, poi definito dalla critica il primo vero manifesto pubblicitario d’Italia. Quando muore, negli anni ’60, la pubblicità su manifesto aveva già lasciato il posto alla televisione, ma dagli anni ’70 in poi la sua collezione attrasse l’interesse degli intellettuali e degli artisti, come patrimonio incommensurabile della cultura italiana ed europea.

L’ARTE DELLA MODA. L’ETÀ DEI SOGNI E DELLE RIVOLUZIONI. 1789-1968- Forlì, fino al 2 luglio 2023
I Musei San Domenico si riempiono di arte!
Tintoretto, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Henry Matisse, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Damien Hirst insieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, Salvatore Ferragamo, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino Garavani e Pierpaolo Piccioli, Giorgio Armani, Christian Dior di John Galliano, Gucci, Prada, Tom Ford, Cristobal Balenciaga, Yohij Yamamoto: praticamente, come immagino il mio paradiso.
100 artisti e 50 stilisti e couturier sono i protagonisti di “L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968“, la grande mostra ideata e realizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì negli spazi del Museo Civico San Domenico, dal 18 marzo al 2 luglio 2023. Fulcro dell’esposizione è l’affascinante rapporto fra arte e moda, analizzato in un macro periodo di tre secoli: dall’Ancien Régime al secondo Novecento. Per allestirla, sono stati coinvolti musei e fondazioni di tutto il mondo, molti collezionisti hanno prestato abiti e pezzi unici e le maison di moda hanno aperto gli archivi. Davvero imperdibile.
Micaela Paciotti
Foto: per gentile concessione del Museo Collezione Salce e altre tratte dal libro “The fashion book”, ed. Phaidon