I 5 motivi per organizzare un viaggio a Mauritius
Mark Twain scrisse che prima fu creata Mauritius e poi il paradiso a sua immagine e somiglianza. Già soltanto questa affermazione dovrebbe convincere chiunque a fare i bagagli e partire alla volta di quest’isola, che si trova nell’Africa Orientale ed è bagnata dall’Oceano Indiano. Ma se la raccomandazione di Twain non dovesse bastare ecco altre cinque buone motivazioni per organizzare un viaggio a Mauritius.
1. Il lago sacro Ganga Talao (Grand Bassin)
La maggior parte della popolazione di Mauritius è indù e il lago del Grand Bassin rappresenta il luogo sacro per eccellenza all’interno dell’isola.
Nel 1972 nel lago venne versata dell’acqua proveniente dal Gange per unire simbolicamente le sue acque con quelle del fiume sacro indiano e fu soprannominato Ganga Talao, che significa letteralmente “Lago di Ganga”, cioè “lago del Gange”. I fedeli pregano sulle acque del grand bassin offrendo agli Dei petali di fiori e frutta fresca come arance, mele, banane e cocco.
In quest’area sorge il tempio dedicato a Shiva: un’ampia e suggestiva costruzione alla quale sono ammessi anche gli occidentali e i turisti in genere, a patto che abbiano le gambe coperte ed entrino a piedi scalzi.
2. I Giardini di Pamplemousse
I Giardini botanici di Pamplemousse, dopo i Kew Gardens di Londra, sono i più belli al mondo. Creati oltre 300 anni fa dal famoso botanico francese Pierre Poivre, questi giardini sono i più antichi dell’emisfero australe e vantano una vasta collezione di piante sia autoctone sia importate. Poivre piantò, infatti, semi da tutto il mondo nel tentativo di porre fine alla dipendenza della Francia dal mercato delle spezie asiatiche.
Al centro dei giardini c’è uno stagno pieno di ninfee giganti che provengono dal Sud America. Il diametro della foglia lascia a bocca aperta, perché può arrivare a due metri. Anche la varietà di palme è notevole: si passa dalle palme bottiglia alle palme reali, dalla palma da rafia a quella da zucchero; ci sono anche la palma a ventaglio, la palma rossetto, la palma talipot.
Attraversare il parco e ritrovarsi tra differenti specie di alberi centenari è un’esperienza suggestiva sia da un punto di vista naturalistico che da una prospettiva prettamente storica.
3. Relax a Blue Bay in spiaggia all’ombra di una palma
Mauritius è famosa per le spiagge bianche, le acque cristalline, le baie di sabbia finissima. Una di queste ultime si trova a sud-est di Mauritius ed è Blue Bay, che, non a caso, è caratterizzata da un mare turchese. In questo posto paradisiaco avrete molte alternative: rilassarvi all’ombra di una palma; cimentarvi in sport acquatici come lo sci nautico; fare una semplice nuotata o dedicarvi allo snorkeling.
Blue Bay è frequentata da coppie in luna di miele, sportivi e famiglie (i bambini qui sono al sicuro, perché grazie alla barriera corallina il mare è sempre calmo).
4. Chamarel
La rumeria di Chamarel
Tra le vaste piantagioni di canna da zucchero che caratterizzano il paesaggio di Chamarel, un borgo di montagna a sud di Maurizio, sorge la rhumerie, una distilleria tutt’ora in attività dove è possibile assistere al processo di produzione del rum. Inoltre alla fine della visita guidata, durante la quale noi abbiamo anche potuto succhiare la canna da zucchero per assaggiare il suo dolce interno, è prevista una degustazione di undici diverse tipologie di rum, passando dal distillato puro alle varianti aromatizzate al caramello, alla vaniglia, al mandarino e al caffè.
Terres de 7 Couleurs – Le terre dei sette colori
Sempre nel territorio di Chamarel si trovano le cosiddette Terres de 7 couleurs, che sono diventate una delle principali attrazioni turistiche dell’isola. Si tratta di un’area di circa 7.500 m² in cui sono presenti dune, che appaiono di sette diversi colori (rosso, marrone, viola, verde, blu, porpora e giallo). Si ritiene che i differenti strati di colore siano conseguenza del raffreddamento delle rocce vulcaniche fuse a differenti temperature esterne.
Queste differenti tonalità di colore creano una surreale colorazione a strisce della collina.
L’esperienza può essere molto bella, ma anche deludente: in base al tempo metereologico e alla posizione del sole, infatti, i colori possono apparire più o meno saturi.
5. Le nostre facce dopo una settimana a Mauritius
Vi abbiamo convinti?
Non abbiate dubbi e partite. A Mauritius c’è sempre un clima tropicale. I mesi che vanno da dicembre ad aprile possono essere molto umidi, mentre l’inverno che va da maggio a novembre è più fresco. Le temperature comunque non scendono al di sotto dei 18 gradi.
Noi siamo partiti a metà ottobre, quindi alla fine dell’inverno mauriziano, e siamo andati al mare ogni giorno.
Valeria de Bari